Storie

Wine blogger???

Non sapevo chi o cosa fossero i Wine Blogger, sapevo solo di dover dare una mano ad organizzare un tour per loro sulla mia Etna, e di doverlo fare raccontando il territorio, il vino, i vigneti, la storia della mia terra… pane per i miei denti insomma! 
Era la primavera del 2012 ed il tour si sarebbe svolto nella seconda metà di settembre, a grappoli quasi maturi. Quel tour avrebbe rappresentato per me la soglia di un mondo silenzioso e discreto, che oggi mi attrae e mi invoglia. 

Un mese più tardi partecipavo alla mia prima Wine Blogger Comunication Conference.

Un’extraterrestre! così mi sentivo… Atterrata su un pianeta in cui il linguaggio è differente, un linguaggio tutto digitale che viaggia veloce, spesso a piccole dosi, e che non mi spiego perché venga scelto. Osservo e cerco di decriptare.

Da quella conference ne esco invischiata di una sensazione complessa che forse si potrebbe riassumere in cinque concetti: “efficienza” – “vivacità”- “ecologia”- “annullamento del limite spaziale”- ” professionalità”.

La sensazione che ho portato a casa è che i blogger usano abilmente strumenti che consentono loro di comunicare in maniera rapida, efficiente e professionale. 
Senza alcun limite di tempo e spazio raggiungono ogni angolo di mondo evitando di incrementare la produzione di inchiostri inquinanti o il consumo di carta. Mi è sembrato meraviglioso!!! … non è poi così comune!
…e tornata a casa l’altra magia… ognuno torna al suo continente, paese, città, ma ci si incontra sulla rete: è come essere in stanze vicine dello stesso appartamento. Ma che strano… e che divertente!!

Nel corso dei mesi successivi alla mia prima Wine Blogger Conference inizio ad avere sospetto di quanto sia potente lo strumento che gli amici blogger detengono e mi chiedo in che modo posso interagire con loro.

Ancora una volta spinta dall’amore per la mia Etna, incoraggiata dal successo del wine blogger tour etneo e dall’interesse internazionale che questo ha generato, mi ritrovo alla conference 2013 come EtnaWineSchool, la neonata iniziativa che ha preso forma grazie all’incontro con Benjamin Spencer avvenuto (guardacaso!) proprio durante la conference 2012!

In effetti a pensarci bene potrei aggiungere un sesto concetto ai cinque elencati in precedenza: ” incontro “. Si, la conference diventa un momento di incontro strategico, in cui si rivedono gli amici già conosciuti e se ne conoscono di nuovi, e negli anni diventano così tanti che quasi non si riesce a dedicare tempo a tutti. Li chiamo amici ma potrei chiamarli contatti, clienti, partner, concorrenti… Un evento in potenza che da un calice di vino degustato in compagnia può generare ogni forma di interazione personale o professionale.

E vista dal banco d’assaggio di Etna Wine School? Come mi è sembrata la conference? 

Beh, in quel caso era il mondo che passava da noi. Ho trovato stupefacente quanto il banco abbia suscitato interesse e stupore. Mi sembrava incredibile che il vino di un piccolissimo produttore artigianale etneo in un solo giorno venisse degustato ed apprezzato da palati esperti provenienti da decine e decine di paesi diversi; e mi chiedevo come fare a spiegare al produttore agricolo che vive e produce in un piccolo paese alle pendici dell’Etna che tipo di visibilità ha avuto! sono due mondi così distanti… ma che si sono incontrati attraverso un calice e che con buona probabilità si incontreranno ancora.